Vaccino, al via dosi ai bimbi. Locatelli: “Anche tra i piccoli ricoveri e morti. Il 7% ha sindrome post Covid. Vaccinarli è un atto d’amore”

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“Genitori, madri, padri, vaccinate i vostri bambini. Fatelo per loro. Parlate con i pediatri. Chiedete. Vaccinarli è un atto d’amore”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, durante la conferenza stampa al ministero della Salute. Erano presenti Annamaria Staiano, presidente della Società Italiana di Pediatria, e Paolo Biasci, presidente Nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri.

La campagna vaccinale anti-Covid per i minori in età pediatrica (5-11 anni) parte oggi nel Lazio e domani nel resto d’Italia.

“Dobbiamo iniziare a salutare con grande gioia che le famiglie possano fruire della possibilità di vaccinare i più piccoli. È uno strumento di protezione necessario” dichiara Locatelli, “Il 7% dei più piccoli può avere sindrome post Covid”.

“Ci sono delle stime dell’Ecdc che valutano come ogni 10 mila casi sintomatici ci sono 65 ospedalizzazioni, 6 ricoveri nelle terapie intensive e, tristemente, anche un caso di decesso”. “Vaccinarli è un atto d’amore”, continua. Non ci sono rischi, neanche a lungo termine.

“Resta un atto prioritario per tutelare la loro salute perché seppur raramente, i bambini possono sviluppare forme gravi di patologia e la fascia tra i 6 e gli 11 è quella in cui in assoluto in questo momento vi è maggior aumento dei contagi. Con Omicron è poi prevedibile un aumento di casi anche tra i bambini”.

I più piccoli vanno vaccinati anche per tutelare la didattica e la loro presenza a scuola. Un apsetto psicologico troppo a rischio in un periodo di didattica a distanza, quarantene a singhiozzo, paura di essere piccole bombe in grado di mettere in pericolo genitori, nonni, fratelli.

Verrà somministrata loro una dose pediatrica.

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di

Arianna Di Cori

13 Dicembre 2021

Sindrome multi infiammatoria in 45% bimbi contagiati

“La patologia che può essere innescata da Sars Covid 2 in età pediatrica trova una sua estrinsecazione in modo particolare nella cosiddetta sindrome multi infiammatoria sistemica che ha un’età mediana di presentazione a 9 anni e il 45% dei casi vengono diagnosticati nella fascia d’età che è oggetto della vaccinazione” continua Locatelli.

“Purtroppo il 70% di questi bambini può addirittura arrivare a richiedere un ricovero nelle terapie intensive”, prosegue. “Quindi lo strumento offerto dalla protezione conferita dai vaccini serve a proteggere anche dalle manifestazioni della sindrome multi infiammatoria sistemica”.

Staiano e (Società Italiana di Pediatria)

I vantaggi del vaccino sono elevatissimi. Il vaccino è sicuro ed efficace. Contrasta la pandemia. Ha benefici psicologici. “L’unica certezza che abbiamo in questa pandemia tra tante incertezze è che funzionano e sono sicuri, anche per i bambini”, dice Annamaria Staiano, ordinario di pediatria alla Federico II di Napoli e presidente della Società italiana di Pediatria. “Su 2.268 bambini è emersa un’efficacia del vaccino del 90,7% e una notevole sicurezza, con davvero pochi effetti collaterali registrati, tutti di minima entità”.

Biasci (Federazione Italiana Medici Pediatri)

“Chiedeteci”, dice Biasci rivolgendosi alle famiglie. Non abbiate paura. “siamo qui e a disposizione per consigliare, spiegare. Siamo pronti”. L’obiettivo è prevenire, “quello di mantenere la salute di ogni bambino. Dobbiamo fare di tutto e l’atto vaccinale è un atto fondamentale”.

La prima iniezione nel Lazio

Oggi alle ore 15.30 nel Lazio il V-DAY pediatrico con le prime somministrazioni per la fascia 5-11 anni. Appuntamento presso l’Hub vaccinale pediatrico dell’Istituto nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani a Roma alla presenza del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dell’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, del Direttore Generale dell’Istituto Spallanzani, Francesco Vaia e il segretario della Federazione italiana Medici Pediatri Lazio, Teresa Rongai.

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di

Clementa Pistilli

14 Dicembre 2021

Vaccini ai bimbi nel resto del mondo

 “Negli Stati Uniti, ma anche in Canada, in Israele, hanno già iniziato da tempo a vaccinare i più piccoli, siamo complessivamente a oltre 3 milioni di vaccinati pediatrici, e anche in questa massa molto più numerosa di persone abbiamo riscontrato l’efficacia del vaccino e pochi, pochissimi eventi avversi”. Vaccinarli li proteggerà, e consentirà di garantire la piena ripresa dell’attività scolastica, oltre a ridurre il contagio nella popolazione generale”.

Il vademecum dell’Iss

Quali sono gli effetti del Covid sui bambini?
Anche se in misura minore rispetto all’adulto, anche nell’età infantile l’infezione da Sars-CoV-2 può comportare dei rischi per la salute, tanto è vero che circa 6 bambini su 1.000 vengono ricoverati in ospedale e circa 1 su 7.000 in terapia intensiva. Inoltre anche nei casi (e sono fortunatamente la grande maggioranza) nei quali l’infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica, non è possibile escludere la comparsa di complicazioni quali la sindrome infiammatoria multisistemica (una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi), e quello che viene definito “long Covid”, e cioè la comparsa di effetti indesiderati a distanza di tempo. Il vaccino si è mostrato efficace nel ridurre di circa il 91% il rischio di infezione.

Che tipo di vaccino viene dato ai bambini nella fascia 5-11 anni?
Il vaccino pediatrico approvato dall’Ema, quello di Pfizer-Biontech, ha lo stesso principio attivo di quello per gli adulti (vaccino a mRna). Nel caso dei più piccoli però la dose è di circa un terzo rispetto agli altri. La vaccinazione avviene in due dosi a tre settimane di distanza l’una dall’altra.

Cosa devo fare prima del vaccino?
Parla con il bambino prima della vaccinazione per spiegargli bene cosa sta per fare. Non è raccomandato dare farmaci antidolorifici prima della vaccinazione per cercare di prevenire eventuali effetti collaterali. Riporta al medico vaccinatore eventuali episodi di allergie avuti dal bambino. Per prevenire traumi dovuti ad un eventuale svenimento durante la vaccinazione il bambino deve stare seduto o sdraiato.

E dopo il vaccino?
Dopo la vaccinazione verrà chiesto di attendere 15-30 minuti sotto osservazione prima di lasciare il centro vaccinale per monitorare l’eventuale comparsa di reazioni allergiche e, nel caso, poter intervenire tempestivamente.

Quali sono i principali effetti collaterali?
Nel braccio dove è stata fatta l’iniezione potrebbero verificarsi dolore, rossore e gonfiore. Potrebbero inoltre manifestarsi sintomi quali stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi, febbre e nausea. Tali sintomi sono generalmente di lieve entità e si risolvono nel giro di 1-2 giorni.

L’Iss elenca (e smentisce) anche una serie di fake news.
I bambini non si ammalano di Covid o manifestano sintomi lievi. Dall’inizio dell’epidemia nella fascia 6-11 anni ci sono stati oltre 263mila casi, 1453 ricoveri in reparti ordinari, 36 ricoveri in Terapia Intensiva e 9 decessi (dati all’1/12/2021). Nelle ultime settimane il numero di contagi in questa fascia di età è nettamente in crescita.

Arrivati nella notte 10 voli con dosi per bambini

Sono arrivati nella notte i voli con i carichi dei vaccini dedicati ai bambini. Le consegne sono state effettuate con 10 voli notturni in arrivo nell’hub di Milano Malpensa e negli aeroporti di Roma Ciampino, Napoli, Ancona, Pisa, Bologna, Brescia e Venezia. Dai rispettivi aeroporti, i carichi sono stati poi consegnati nel corso della giornata da DHL Express Italy alle diverse strutture sanitarie territoriali.

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