TRIPOLI, FOLLA BOMBARDATA ROMA ALLERTA L’AVIAZIONE

Frattini al lavoro per proteggere i nostri connazionali

Tripoli – Situazione critica in Libia, dove la rivolta contro Gheddafi peggiora. Una squadra dell’Unità di Crisi, di rinforzo dello staff consolare e guidata dal vicario, è quindi pronta a partire per Tripoli per coadiuvare la sede diplomatica italiana nelle operazioni di rimpatrio dei connazionali i Libia (soprattutto dipendenti di Eni e Impregilo). Secondo il ministro è già stato disposto il rientro del personale non necessario e, in caso di necessità, sarà possibile utilizzare “corridoi umanitari per eventuali assistenze mediche urgenti, ove occorresse”. Per il momento, comunque, come assicura il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, non ci sarà ancora nessun rimpatrio coatto. Altra ipotesi che la Farnesina sta valutando è quella di rafforzare le tratte aeree da e per Tripoli per favorire, in tempi quanto più rapidi possibile, il deflusso dei connazionali che abbiano manifestato, attraverso l’Ambasciata o la stessa Unità di Crisi, l’intenzione di lasciare il Paese.

Related articles

You may also be interested in

Headline

Never Miss A Story

Get our Weekly recap with the latest news, articles and resources.
Cookie policy

We use our own and third party cookies to allow us to understand how the site is used and to support our marketing campaigns.