Trump scatenato contro i globalisti. Il presidente Donald Trump ha affermato sabato che la più grande eredità che il coronavirus lascerà agli Stati Uniti è che questi ultimi non avrebbero dovuto fare affidamento sulla Cina per le loro catene di approvvigionamento. “Abbiamo imparato molto sulle catene di approvvigionamento”, ha affermato Trump. “Abbiamo imparato che è bello fare cose negli Stati Uniti, lo dico da molto tempo”. Il presidente ha discusso la questione durante il briefing stampa della Casa Bianca, ricordando come la dipendenza americana sia nata dai pessimi accordi commerciali siglati nell’era Obama.
“Se c’è una lezione utile che viene dal Coronavirus” è che “dovremmo produrre di più negli Stati Uniti”, ha detto. Trump ha promesso che come candidato sarà duro con la Cina e ha ricordato l’accordo commerciale siglato con Pechino. “Cosa succede quando sei in guerra e hai una catena di approvvigionamento in cui la metà delle tue forniture viene prodotta in altri paesi?”. Questo, ha sottolineato, “lo hanno pensato i globalisti e non funziona”.
Trump contro l’Oms: dipende troppo da Pechino
Si può discutere a lungo di come il presidente degli Stati Uniti Donald Trump abbia gestito l’emergenza Covid-19. Probabilmente male, come peraltro molti altri leader (compreso il nostro Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con buona pace del “Modello Italia”). Ma su una cosa non ha del tutto torto: criticare l’Oms. Nei giorni scorsi, infatti, il presidente Trump ha rilanciato, come riporta l’agenzia Agi, il suo attacco contro l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dopo aver sospeso ii finanziamenti Usa in attesa dall’esito dell’inchiesta di Washington sulla risposta al coronavirus. Il presidente ha accusato l’Oms di essere “uno strumento cinese”, così come l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto). “Hanno trattato gli Usa molto male a favore della Cina”, ha rimarcato Trump, e sui finanziamenti all’Oms “decideremo presto”.
Trump ha accusato inoltre l’Oms di aver ignorato Taiwan. “Perché l’Oms ha ignorato un’e-mail di funzionari sanitari di Taiwan alla fine di dicembre che li avvisava della possibilità che il Covid-19 potesse essere trasmesso tra esseri umani?”, ha scritto Trump su Twitter. “Perché l’Oms ha fatto diverse affermazioni sul Covid-19 che erano inesatte o fuorvianti a gennaio e febbraio, mentre il virus si diffondeva a livello globale? Perché l’Oms ha aspettato il tempo necessario per intraprendere azioni decisive?”, ha aggiunto il tycoon.
I leader mondiali – tra cui Angela Merkel – hanno preso le distanze da Trump e dalle sue critiche all’Oms. Altri, come il premier giapponese Shinzo Abe, non hanno risparmiato critiche all’organizzazione. “In questo momento – ha detto Abe – dobbiamo sostenere pienamente l’Organizzazione mondiale della sanità. Tuttavia, è vero che ci sono problemi e questioni. Penso sia necessario valutarli una volta finita l’epidemia di coronavirus”.