“Roma, 15 ottobre 1943, poco prima della mezzanotte cade una pioggia sottile sulle strade vuote. L’umidità si srotola sul selciato come un tappeto sottile e si arrampica sui muri delle case. Dietro quei muri, occhi spalancati di persone – donne, uomini, bambini – spaventate dal rumore improvviso di spari e di detonazioni. Più della paura è l’incredulità a stringere una morsa al collo degli abitanti dell’ex ghetto di Roma”.
Comincia così il racconto del rastrellamento al ghetto di Roma del 16 ottobre 1943 firmato Alberto Angela che Repubblica pubblicherà domani, 16 ottobre 2021, sul cartaceo e sul sito, nel giorno dell’anniversario di uno dei giorni più bui della nostra storia.
Quel giorno, le SS naziste entrarono al Portico d’Ottavia e catturano più di 1000 persone. Duecento sono bambini. Si salveranno solo in 16.
Il racconto di Alberto Angela ripercorre quelle ore, per non dimenticare mai.
“Andiamo nei luoghi di questa tragedia di tutte quelle perpetuate da tutte le dittature. Leggiamo i libri e le testimonianze di chi ha vissuto questa terribile esperienza. Una volta di più facciamo un giro al ghetto, guardiamo in basso, verso quelle pietre d’inciampo dove ci sono i nomi e i cognomi di chi è stato strappato alla vita senza avere colpa alcuna. Per capire meglio, per dare abbrivio al cuore, per comprendere che il passato è fondamentale se si vuole leggere il presente”.
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