Il presidente ucraino Zelensky ha sentito il premier italiano Mario Draghi e l’ha ringraziato per il sostegno. Da Mosca arriva un’apertura: possibile scambio tra soldati Azov e l’oligarca Medvedchuk da tempo in mani ucraine. Più in generale, la Russia apre a una trattativa per uno scambio di prigionieri, dopo aver preso l’acciaiera Azovstal. Tra gli “indesiderati” di Mosca ci sono anche il capo della Cia Burns, Mark Zuckerberg e Morgan Freeman, ma non c’è Donald Trump. Il presidente turco Erdogan ha parlato col al segretario generale Nato Stoltenberg, nell’ambtio dell’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato: “No, se collaborano col terrorismo”. Il ministro per le infrastrutture ucraino: “Per la ricostruzione pensiamo all’Italia”.
Guerra Ucraina – Russia, oltre la diretta: cosa c’è da sapere oggi
01.32 Zelensky, stiamo facendo di tutto per tornare alla pace
L’Ucraina sta facendo tutto il possibile per tornare alla pace. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo consueto video-messaggio serale. “Oggi nel nostro paese è la Giornata della scienza. Mi congratulo con i nostri scienziati che, nonostante tutte le difficoltà, lavorano comunque per garantire che l’Ucraina conservi e sviluppi il suo potenziale scientifico. Naturalmente – ha spiegato il presidente – in tempo di guerra, tutte le forze della società e dello Stato possono essere dirette solo alla protezione e questo è un limite significativo per la scienza, e per la cultura” – ha affermato Zelensky. Il presidente, secondo quanto riportano i media, ha anche ringraziato tutti coloro che stanno lavorando per rendere l’Ucraina parte di un’Europa unita. “Il nostro percorso verso l’integrazione europea non riguarda solo la politica. Riguarda la qualità della vita. E gli ucraini – ha concluso- hanno gli stessi valori della vita degli europei”.
23.08 Pushilin: “Dall’acciaieria usciti 2.439 combattenti, 78 donne”
Il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha detto a Solovyov Live, che nell’acciaieria Azovstal si sono arrese 2.439 persone che sono attualmente in custodia. Di queste 78 sono donne. Lo riporta l’agenzia Interfax.