Scortata dalle motovedette, è arrivata al porto di Catania la Humanity1. Sul molo, ambulanze schierate, poi forze di polizia, protezione civile, un bus pronto per eventuali trasferimenti. L’area è militarizzata. Secondo le direttive arrivate dal ministero, solo i fragili – bambini, donne incinte o malati gravi – potranno scendere. A stabilirlo dovrebbe essere un’ispezione medica, in programma nelle prossime ore. Ma da bordo, l’equipaggio ha già bollato come irricevibile l’ipotesi. “Un decreto palesemente illegale” lo ha definito l’avvocato dell’ong. “Queste persone hanno tutte diritto a sbarcare, nessuna esclusa. Lotterò per questo”, ha fatto sapere il comandante di Humanity. Sul molo c’è anche il deputato Aboubakhar Soumahoro.
“Non si possono usare questi naufraghi della SOS Humanity per una strumentale propaganda politica. Ovunque siate – è il suo appello – non rimanete in silenzio o indifferenti, ricordate al Governo che sono esseri umani che hanno diritto anche loro alla vita. Sono a Catania con la volontà di salire sulla nave Humanity da persona che rifiuta l’indifferenza, resiste alla disumanità e al servizio