Si è spenta un’altra stella della Grande Inter. A 88 anni se n’è andato Luisito Suarez, geniale regista della squadra di Helenio Herrera, acquistato dal Barcellona e poi ceduto alla Sampdoria nel finale di carriera. Malato da alcuni giorni, ha vissuto fino all’ultimo in serenità, con al fianco le persone che gli erano più care. “Il giocatore perfetto che, attraverso il suo talento, ha ispirato generazioni. Ciao Luis”, il ricordo del club nerazzurro in un post sui social.
Luis Suarez, l’architetto ballerino maestro del lancio lungo
Gianni Mura
Il Pallone d’Oro a Barcellona
Il galiziano, nato a La Coruña nel 1935, arrivò a Milano nel 1961 per la cifra record di 311 milioni di lire, secondo le cronache dell’epoca, dopo avere vinto il Pallone d’Oro in Catalogna. Ha vinto per due volte la Coppa di Spagna e altrettanti campionati spagnoli, tre scudetti italiani, due volte la Coppa delle Fiere, due volte la Coppa dei campioni e due Intercontinentale. Con la nazionale Spagnola è stato il trascinatore della vittoria dell’Europeo del 1964. Chiuse la carriera da giocatore alla Sampdoria nel 1973, diventando poi allenatore: guidò dalla panchina tra le altre Inter (per tre periodi, nel 1974/75 poi nel 1992 e nel 1995), Cagliari, Spal, Como e la nazionale spagnola.
Le reazioni, il Barcellona: “Ci mancherai Leggenda”
“Leggenda del calcio. Leggenda del Barça”. Così il Barcellona sui suoi canali social ha voluto omaggiare Luisito Suarez. “253 partite, 141 gol, 2x Liga (1958/59, 1959/60), 2x Coppa di Spagna (1956/57, 1958/59), 2x Coppa delle Fiere (1957/58, 1959/60), 1x Pallone d’Oro (1960)”, ripercorre il Barcellona elencando tutti i trofei di Suarez vinti con la maglia blaugrana. “Ci mancherai davvero. Riposa in pace, Luis Suarez Miramontes”.”Un talento unico e un grandissimo interista. Il numero 10 della Grande Inter che portò i nostri colori sul tetto d’Italia, d’Europa, del Mondo”. Così l’Inter ricorda Suarez. “Salutare Luisito ci lascia una malinconia profonda: la nostalgia del suo calcio perfetto e inimitabile, che di fatto ha ispirato generazioni, si unisce al ricordo di un calciatore unico e di un grande, grandissimo interista”, prosegue il club nerazzurro nel lungo omaggio all’architetto della Grande Inter. Usando anche una frase di Helenio Herrera: “Se non sapete cosa fare, date palla a Suarez”.
“Se ne va un monumento del calcio italiano e internazionale – le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina -. Ha regalato perle di bellezza per tutti gli appassionati, ispirando generazioni di calciatori e tifosi”. “Addio ad un grande avversario. Riposa in pace, Luisito” il messaggio del Milan.