Andrea Purgatori ha lottato fino alla fine. Seduto in poltrona, agli amici confidava: «Sono spossato, mi costa fatica fare anche la cosa più semplice».
Sedici settimane, tanto è trascorso dal primo malessere all’ultimo giorno. A breve ci sarà il verdetto dei medici, incaricati dalla procura di Roma che ha già iscritto due camici bianchi sul registro degli indagati e chiede di far luce sulle cause della morte.