F1, le pagelle del Gp di Spagna: Perez di sostanza, Sainz ne combina di tutti i colori, Russell si conferma super

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VERSTAPPEN 8
Non una vittoria da fenomeno, stavolta anche lui è vittima di qualche errore qua e là, ma pur sempre un successo che gli vale il sorpasso nella classifica iridata con sei punti su Leclerc. Per la sua super domenica deve ringraziare l’inaffidabilità della Ferrari, la sfortuna di Leclerc, il compagno di squadra Perez che lo ha fatto passare, la ghiaia, dove è finito, che non ha danneggiato troppo la sua vettura. Al tempo stesso può evitare di maledire il Drs, che quasi mai ha funzionato e ha reso complicato qualsiasi sorpasso.

PEREZ 8
Fanno effetto soprattutto alcune sue comunicazioni via radio, quando chiede via libera a Verstappen, “perché lui Russell lo passa in tromba”, e quando si lamenta con la squadra che gli fa capire di dover stendere un tappeto rosso all’illustre compagno di squadra e lui commenta acido, “questo non è leale”, invitando i suoi uomini ad una faccia a faccia dopo la corsa. Siparietti divertenti in mezzo ad una gara piena di sostanza e chiusa con un meritato secondo posto.  

RED BULL 7
Le macchine non sono al massimo della forma, il Drs su quella di Verstappen per esempio non funziona. Però sulla strategia sono impeccabili e si portano a casa una pesante e insperata doppietta.

LECLERC 7
Il guasto al turbo non è certo colpa sua. Il suo gp dura solo 27 giri, in cui stava guidando alla perfezione. All’improvviso l’urlo disperato: gli resta in mano un pugno di mosche con il primo posto in classifica che scivola via.   

SAINZ 5
Forse patisce la pressione della gara casalinga, fatto sta che ne combina di tutti i colori. Male in partenza, da terzo a quinto, poi passeggiata sulla ghiaia, alla curva 4, la stessa in cui ha sbagliato pure Verstappen, poi il sorpasso subito da Hamilton. Per sua fortuna nel finale la buona sorte gli fa l’occhiolino: la Mercedes di Hamilton ha problemi e lui con facilità si riprende il quarto posto. Troppo poco per la Ferrari di oggi.  

FERRARI 4
Ha costruito una super macchina, che lotterà per il Mondiale. Ma proprio per questo ogni ritiro è imperdonabile. Cede il turbo, Leclerc smoccola, la Ferrari si batte il petto e finisce sotto accusa. Oltre a perdere la testa dei due mondiali, piloti e costruttori.

RUSSELL 8
Podio più che meritato. Riesce a tenere dietro Verstappen ad inizio gara, dimostra di essere un grande pilota e continua a fare meglio del compagno di squadra, un certo Hamilton. Gestisce bene anche l’apprensione finale, quando c’è il rischio di un ritiro, che per fortuna non arriva.

HAMILTON 7
Preso da sconforto, colpito in partenza da Magnussen, costretto a rientrare ai box e ripartito diciannovesimo, vorrebbe ritirarsi. La squadra glielo impedisce e fa bene. Con una rimonta d’altri tempi finisce quinto e solo perché nel finale deve risparmiare benzina, gestire un problema idraulico e far passare il ferrarista Sainz. Altrimenti sarebbe finito quarto e senza aiuto di safety car.  

BOTTAS 7
L’Alfa Romeo esagera, lo fa stare in pista per troppo tempo con le stesse gomme e questo nel finale rovina la sua gara e gli costa due posizioni, a vantaggio di Sainz e Hamilton. Un auspicato quarto posto, è diventato un meno brillante sesto.  

ALONSO 7
Lui fa il massimo, a cominciare dalla partenza, ma la squadra non lo aiuta mai. Un pit stop lunghissimo, non si riusciva a cambiare la gomma anteriore destra, lo rispedisce nelle retrovie, vanificando la grande rimonta

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