ROMA – Non c’è due senza tre. Prima esce Carlos Alcaraz, poi segue Jannik Sinner ed ecco, oggi Novak Djokovic. Gli Internazionali Bnl d’Italia perdono il terzo dei cosiddetti favoriti, il serbo ancora numero uno (ma fino a domenica, da lunedi sarà Alcaraz). Gloria dunque a Holger Rune, il ventenne danese nuova promessa del tennis mondiale, nuovo scugnizzo per via del suo temperamento frizzante (ma mai sopra le righe o volgare) che si impone dopo due ore e 18 minuti.
Holger Rune (reuters)Ma stavolta Rune non ha avuto bisogno di fare scenette o alcunchè di strano: ha fatto tutto Djokovic. Inguardabile nel primo set, perso 6-2, dove è stato incapace di trovare una qualsiasi contromisura, oltre che falloso a dismisura sui propri colpi. Invece nel secondo si è in qualche maniera resettato, ed è riuscito a fare match pari, portandosi prima in vantaggio – venendo poi ripreso – e infine, sul 5-4 e 30-0 in suo favore, è arrivata la pioggia. Uno di quegli scroscioni giganteschi che cadono talvolta su Roma e che ha mandato di corsa i tennisti negli spogliatoi, dove sono rimasti per poco più di un’ora: il tempo che spiovesse e venisse predisposto, e preparato, il campo.
Le proteste di Djokovic (reuters)Rientrati, il serbo ha incassato subito i primi due scambi e il secondo set. Tendenza invertita? L’ordine ristabilito? Manco per sogno. Al cambio di campo, e inizio del terzo set, ecco di nuovo il danese dettare legge, realizzare un break, difendere il proprio servizio e rifare un altro break. Un 3-0 pesante, con Djokovic nervoso anche con il giudice di sedia che lo ha ammonito per aver oltrepassato (per la seconda volta) i 25 secondi di tempo consentiti per il servizio.
Il successivo game, finito ai vantaggi, ha visto ancora Rune tenersi il servizio con i denti. E, sul 4-0, è sembrato il segnale simbolo del match. Infatti null’altro di significativo accade: entrambi tengono i ipropri servizi, con Rune che annulla una palla break sull’ultimo turno di battuta e vince con l’identico score del primo set, ottenendo così la sua prima semifinale a Roma.