SILVERSTONE – Se si è parlato di Italia, e in italiano al gp di Silverstone, è solo grazie ad Andrea Stella. L’ingegnere di Orvieto, team principal della McLaren, scuderia che ha meritato la standing ovation domenicale del pubblico britannico, portando sul podio – al secondo posto – Lando Norris e sfiorandolo con Oscar Piastri (quarto). “Ma ci sono molti altri italiani che lavorano nel team, non ci sono soltanto io” dice Stella, tecnico analitico che ama tenere il profilo basso. “Per un motivo semplice: ogni circuito cambia, così come i fattori. Dunque la cosa di base che a noi interessa è il lavoro. Di gruppo”. Questo è il suo concetto, la sua vision e policy. “Dobbiamo essere un gruppo, solo così si lavora e si migliora. E se qualcuno non vuole farne parte, deve accorgersene da solo di essere un corpo estraneo”.
Le pagelle del Gp di Silverstone: Norris da impazzire, Piastri da applausi. Bravo Albon, Ferrari dietro la lavagna
di Stefano Zaino
McLaren è la nuova protagonista della Formula 1, e il patron Zac Brown ne era entusiasta. Piombata sul palcoscenico negli ultimi due gp (Austria e Silverstone), ora non potrà più essere sottovalutata dai quattro che la precedono: Red Bull, Mercedes, Aston Martin e Ferrari. C’è un nuovo pretendente in città, insomma e, per Andrea Stella, è sicuramente una sorta di rivincita personale. È dal 2015 che lavora nel McLaren Technology Centre, e può vantare oltre due decenni di esperienza in F1 alle spalle: non è nuovo al paddock. Laureato in Ingegneria Aerospaziale alla Sapienza di Roma, dopo aver conseguito un dottorato di ricerca in Ingegneria meccanica ha iniziato la sua carriera in F1 come ingegnere delle prestazioni con la Ferrari, inizialmente nel team di collaudo per poi passare al garage di Michael Schumacher nel 2002. Tre i mondiali di F1 vinti, poi ha contribuito a far trionfare nel 2007 Kimi Raikkonen. Successivamente eccolo ingegnere di pista di Fernando Alonso, che seguì alla McLaren appunto nel 2015, diventando anche il responsabile delle operazioni di gara del team.
Norris festeggia il podio a Silverstone
La sua influenza è cresciuta con il tempo, fino a diventare il principal, un ruolo che gli ha riconosciuto Zak Brown: “Andrea ha reso continuo il viaggio della McLaren verso la parte anteriore della griglia”. La strada intrapresa sembra proprio quella giusta.