LA CROCE DEL TERZO MILLENNIO

Roma, Agosto 2009.

Il significato della Croce nel terzo millennio sara’ diverso dalle interpretazioni del ventesimo secolo, non perche’ siano cambiate la Croce, Cristo o le dottrine della  chiesa, ma perche’ siamo cambiati noi, i nostri fratelli e sorelle, i nostri figli, la societa’

e l’ambiente. Dopo gli eventi politico-sociali dell’ultimo decennio, iniziati a livello mondiale con il crollo del muro di Berlino e con la distruzione del World Trade Center, le torri gemelle a New York l’undici settembre 2001, e la conseguente radicalizzazione di gruppi mussulmani in molti paesi, la politica mondiale ha subito un brusco cambiamento.Dopo la crisi finanziaria mondiale del 2008 le economie regionali e nazionali stanno subendo profonde trasformazioni.

Oggi, gli attacchi mediatici contro il Vaticano e l’assalto, nei tribunali di molti paesi, da parte di gruppi intenti a minare la fiducia del popolo nelle istituzioni religiose e nei suoi rappresentanti costituiscono un fronte che deve essere difeso a tutti i costi.

E’ venuta l’ora di togliere i chiodi che tengono inchiodato Gesu’ Cristo alla croce. E’ ora di liberare il Signore da vincoli e catene di ferro che noi stessi abbiamo forgiato con le nostre debolezze. Dobbiamo scardinare dalla Croce i cunei che la nostra indifferenza e i nostri timori ci hanno impedito di fermare. In pratica dobbiamo chiamare a raccolta tutto il popolo dei fedeli, e non solo Cattolici, ma tutti coloro legati a Cristo e alla tradizione Giudaica da cui esso proviene. E’ necessario ricreare un legame forte tra tutti coloro che fanno parte integrale della tradizione e della civilta’ Giudeo-Cristiana, Cattolici, Ortodossi, Ebrei. Un attacco ad uno e’ un attacco a tutti. Dobbiamo essere piu’ uniti e piu’ consci della realta’ internazionale e dei suoi attori.

Siamo pervenuti ad un’altra fase cruciale della trasformazione politica, economica e sociale non solo in Italia, ma nel mondo.

Osservando la politica italiana, negli ultimi anni il modello bipartisan ha sicuramente mostrato alcuni aspetti positivi ma il forte individualismo e la creativita’ che contraddistisngue il popolo italiano ha anche creato correnti e divisioni. Oggi il proliferare di liste civiche, di movimenti e di associazioni riflette la necessita’ di una parte dell’elettorato di dar voce ai propri bisogni e alle esigenze inascoltate di segmenti, anche importanti, della popolazione e dei territori, tramite un messaggio politico e obiettivi programmatici mirati e specifici. Questi bisogni, questi desideri di essere ascoltati, di essere trattati con rispetto e con comprensione non si limitano all’ambito della politica, ma sono ancor piu’ evidenti nell’ambito religioso.

Non possiamo permettere che il ladro crocifisso alla sinistra di Gesu’ continui a spargere le sue calunnie, dobbiamo invece rispondere, nei media e tramite i nostri rappresentanti, come rispose il ladro crocifisso a destra di Gesu’, che disse: “Perche’ inveisci contro quest’uomo, e’ innocente. Noi ci meritiamo la pena che ci affligge, ma lui non ha fatto nulla di male.”

E’ venuta l’ora di parlare, di farci sentire a difesa della Croce e di cio’ che rappresenta, a difesa della civilta’ occidentale e dei valori, della tradizione Giudeo-Cristiana, a difesa della Bibbia, delle parole di vita con cui ci identifichiamo.

Questo incontro, speriamo il primo di molti, vuole iniziare un dialogo con queste numerose realta’.

E’ fondamentale che l’azione sociale, ma anche politica, di nuovi movimenti religiosi, sociali e politici  si proponga di restaurare il rapporto tra il popolo e i suoi interlocutori; restaurare la fiducia, la credibilità, la responsabilità, la trasparenza della Chiesa e della politica, proponendo finalmente non solo nuove interpretazioni per le nuove esigenze, ma un modo aperto, un sistema piu’ interattivo con la gente, un sistema che apra una porta alla grande diversita’di realta’ locali, una confederazione che condivida ideali, valori, tradizioni e le fondamenta di un programma comune.

Dott. Guido George Lombardi

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