A Torino code nelle farmacie per il tampone. È l’effetto dell’entrata in vigore del green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro. C’è stata un’impennata di richieste dei test antigenici, tanto che la Regione, per alleggerire farmacie e centri privati, ha aperto anche gli hotspot pubblici (con test a pagamento). Ma non basta. I tamponi rapidi negli hotspot della Regione in tutto il Piemonte, questo fine settimana, per ora non hanno superato i 180.
Rimane alta invece la pressione sulle 1600 farmacie del territorio regionale. A Torino code in tutte le farmacie di turno. Eclatante il caso in zona San Salvario: la coda fa il giro in via Berthollet e invade la strada. Alla farmacia di via Madama Cristina sono costretti a chiamare la polizia per fermare l’assalto di chi cerca un tampone all’ultimo minuto per lavorare domani. “La coda invade la strada, è pericolosa”, spiegano i poliziotti che provano a riportare la calma tra gli esclusi. Intorno alle 16 la farmacia ha esposto fuori un cartello con cui mette un limite al numero di accessi.
“Per oggi non si eseguono altri tamponi” si legge. “Ne abbiamo eseguito 300 da stamattina con il numero di persone che hanno già pagato abbiamo lavoro per altre 5 ore. Finiremo a mezzanotte” , spiegano in farmacia. La rabbia di chi resta escluso però si fa sentire. “E’ un’ingiustizia, io domani alle 8 devo essere a lavorare. Come faccio? Chiede qualcuno”. È la prima domenica da quando il green pass è diventato obbligatorio e molte farmacie sono state prese d’assalto. “Ho chiamato tutta Torino prima di venire qui. Questa è l’unica che fa il tampone senza prenotare. Se non ci fanno passare non sappiamo cosa fare”.
Alla fine qualcuno si arrende e se ne va, sono una coppia e la moglie dice al marito: “Visto il casino forse ti conviene fare il vaccino, altrimenti sarà così anche domenica prossima”.